martedì 22 marzo 2011

IKEA, secondo estratto.

"Posizionando questa impalcatura postmoderna nel mezzo ci puoi separare il di qua dal di là, l’area ingresso dalla zona letto e dalla nicchia per la lavatrice. Articolandola nei miei quarantacinque metri quadrati, l’ambiente sembra l’incrocio tra la fusoliera di un sottomarino e i corridoi ombrosi di un laboratorio di analisi: del tutto controindicato come nido accogliente per una divorziata e il suo cucciolo part-time.

Componendo a incastro questi tubi, ripiani, viti e bulloni, sono possibili milioni di combinazioni. Sul catalogo per tale meraviglia si sprecano i sostantivi: guardaroba, libreria, scaffalatura, separatore d’ambiente, portatutto, riassumicasino.

Ogni componente si può montare a qualsiasi altezza, snodare in ogni posizione. Nelle celebrate illustrazioni per l’assemblaggio, il manichino montatutto IKEA sfoggia posizioni estreme degne di un kamasutra del fai-da-té." (tratto dal racconto STOLMEN - People from IKEA)

venerdì 11 marzo 2011

Il primo estratto, per i curiosi.

“Cara, è che si vede subito che questo affare dieci anni non dura, e neanche cinque”.


“Meno male, ma'. Se questo dura dieci anni vuol dire che sono ancora single, zitella disperata, che sono ancora in una casa in affitto, con un lavoro che è più simile a fare volontariato. Io questo ‘affare’, come lo chiami tu, lo voglio buttare prima. Molto prima. Magari tra un mese, tra un anno. Sarebbe bellissimo”.

           (tratto dal racconto ANEBODA - People from IKEA)